TRAPANI. L’adesione è simbolica perché la quota annua è pari a 125 euro. Ma il fatto che il Rotary Club abbia chiesto di diventare socio dell’Ente Luglio Musicale Trapanese è stato interpretato dal sindaco Vito Damiano, presidente dell’istituzione musicale, come «un'iniziativa che vuole sollecitare all'emulazione altri soggetti, soprattutto privati, sensibilizzandoli ad assumerne altre dai contenuti concreti e fattivi perché si possa dire un domani che è stata la cittadinanza a salvare il proprio teatro di tradizione a fronte dell'indifferenza, dell'infingardaggine e dell'irresponsabilità di una certa politica».L'Assemblea dei soci dell'Ente ha già deliberato l'ammissione del nuovo socio.
«Il Club Service - ribadisce Damiano -, presa coscienza delle difficoltà in cui versa l'intero panorama della cultura trapanese, penalizzata dall'infelice legislazione regionale, assecondata da incomprensibile indifferenza della soppressa Provincia, che ha determinato il collasso degli enti culturali del territorio (Consorzio universitario, Biblioteca Fardelliana, Fondazione Orestiadi per citarne alcuni), ha voluto dare un forte segnale. Non si può più fare affidamento sull'esclusivo sostegno degli Enti pubblici locali - rileva Damiano -, le cui difficoltà economiche continuano ad accrescere con sempre più consistenti e continui tagli».
Resta in campo, intanto, un contenzioso il cui oggetto risale a 10 anni fa ed è il saldo della dotazione organica che la Provincia corrispondeva al Luglio Musicale Trapanese: 187 mila e 400 euro che l’amministrazione in carica appunto nel 2004 aveva deciso di non erogare. Quell’amministrazione, presieduta da Giulia Adamo, aveva ritenuto, infatti, di dissociarsi dalla programmazione teatrale invernale del Luglio e, pertanto, non aveva completato la contribuzione di 270 mila euro complessivi.
L’ex consigliere delegato dell’Ente musicale, Gino Bosco, andate a vuoto altre iniziative, lo scorso anno ha infine deciso di adire le vie legali. La richiesta: 187 mila e 400 euro più interessi legali e spese. La tesi dell’avvocato Ludovico La Grutta, legale del Luglio, è che la Provincia, per statuto, avrebbe dovuto, in ogni caso completare la propria contribuzione. Alla richiesta economica, però, anche il Libero Consorzio Comunale di Trapani, l'Ente che è subentrato alla Provincia, ha deciso di continuare ad opporsi . Il commissario Antonio Ingroia, infatti, ha dato incarico agli avvocati Maria Stella Porretto ed Emilio Candore, funzionari dell’Ufficio legale, di proseguire la causa la cui prossima udienza si terrà il 29 ottobre davanti al Tribunale civile di Trapani.
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