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Cittadella della salute Canale S. Giuliano, via ai lavori

TRAPANI. Sono partiti ieri mattina i lavori per il completamento del canale di gronda di Monte San Giuliano. Si tratta di un’opera attesa da decenni e che punta a mettere in sicurezza il centro abitato di Casa Santa dal rischio di allagamenti in caso di abbondanti piogge. La zona che si andrà a salvaguardare va da San Cusumano fino a Sant’Anna, passando da Raganzili alta e pizzo Argenteria. Praticamente le acque che scendono dalla montagna saranno convogliate nel grande canale, arrivando a valle e finendo, da un lato, in mare, nel punto di sbocco che si trova subito dopo San Cusumano, poco prima della Stele di Anchise, nei pressi di Pizzolungo. Per quanto riguarda l’altro versante, quello di via Argenteria e Sant’Anna, l’amministrazione Tranchida punta invece a convogliare le acque del canale nel pozzo Mussolini, che potrebbe diventare a questo punto un grande serbatoio idrico da utilizzare per fronteggiare le emergenze. L’enorme bacino dovrebbe prima essere pulito e poi ricoperto con materiale impermeabile. E naturalmente va poi realizzato un impianto di potabilizzazione. Il sindaco Giacomo Tranchida ha già avviato i primi contatti con Siciliacque per dare seguito all’opera, che richiederebbe “una spesa piuttosto contenuta a fronte – ha rimarcato il primo cittadino – di grandi vantaggi per l’intero comprensorio. Il pozzo Mussolini potrebbe diventare il più grande serbatoio idrico della Sicilia occidentale”. Ma bisogna prima completare il canale di gronda. I lavori sono iniziati nell’area che si trova proprio dietro il muro della Cittadella della salute. Nel progetto, finanziato dalla Regione per un importo di 2 milioni e 900 mila euro, sono previste anche altre opere, come strade e vie di accesso. Il canale dovrebbe essere completato entro la prossima primavera, probabilmente già ad aprile. Intanto il sindaco Tranchida ha lanciato un appello, chiedendo di non abbandonare, illegalmente, rifiuti nei canali. “Quest’opera – ha rimarcato il primo cittadino - serve a garantire la sicurezza dei cittadini che stanno a valle di Monte Erice. Ma potrebbe non dare i risultati sperati nel momento in cui l’acqua trova ostacoli nel suo passaggio per la presenza di rifiuti, come vecchi elettrodomestici, materassi e quant’altro”.
MA. TO.

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