MAZARA DEL VALLO. C'è malumore nella marineria mazarese. Il sequestro di venerdì sera del peschereccio «Cartagine» ha fatto ripiombare il problema dei sequestri da parte delle vedette tunisine che, ormai, non vedono l'ora di vedere nei paraggi del «Mammellone» un natante mazarese per contestare l'invasione delle acque della riserva.
Da venerdì sera il peschereccio italiano Cartagine, in navigazione a 70 miglia dalle coste tunisine, è stato affiancato e dirottato nel porto militare di Sfax da una motovedetta della dogana tunisina.
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Peschereccio sequestrato A Mazara monta la protesta
A bordo del natante Cartagine ci sono nove marittimi. Cristaldi: «clima pesante, adesso intervenga il governo»
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