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Marsala, accessi al mare ostruiti: protesta associazione consumatori

«Divieti non rispettati provocano una disordinata sosta di auto che finisce per impedire il passaggio» Marsala, accessi al mare ostruiti

MARSALA. Il problema degli "accessi al mare" sul litorale sud torna a riproporsi in tutta la sua complessità in piena stagione estivo-balneare. A riproporlo, con una specifica nota diretta al sindaco Giulia Adamo è Peppe La Rosa, responsabile territoriale dell'Associazione "S.O.S. Utenti. La Rosa non usa mezzi termini e denuncia come ancora una volta ci sia una cronica carenza di controlli che permettono un "uso e abuso" degli "accessi al mare". "Correttamente alcuni anni fa il Comune, assieme alla Capitaneria di Porto - ricorda La Rosa - non solo ha individuato ed aperto accessi che erano stati abusivamente "privatizzati" ma li ha regolarmente numerati apponendovi una segnaletica verticale di divieto d'accesso a quanti non ne avevano e non ne hanno diritto: autoveicoli, ciclomotori e motocicli. Tutto ciò sulla carta perché proprio la mancanza di controlli, che non si sa chi debba effettuarli, ha fatto sì che in questi accessi, incuranti dei divieti vi sia una disordinata sosta di auto che finisce per impedire gli accessi al all'arenile, sia ai residenti che ad altri utenti e in particolare ai soggetti disabili che già devono superare tanti disagi per la mancanza di idonei scivoli o rampe d'accesso". Una volta le lamentele di bagnanti nostrani e "forestieri" erano perché quella ventina di accessi che sono stati individuati tra il Lido Pakeka e il Villaggio Sabugia, al confine con il Comune di Petrosino erano sbarrati da catene, sbarre di ferro con tanto di lucchetti quando non murati addirittura. Ora, invece, attraverso quegli accessi "aperti per raggiungere la spiaggia", non sono non viene rispettata la "privacy" di quanti abitano lungo quei "corridoi naturali" ma non si può nemmeno transitare in quanto sistematicamente bloccati dalle auto in sosta e di giovani che si riuniscono, a qualunque ora del giorno e della notte. "In qualche caso nella zona del Tiburon Beach, ex Lido Signorino - dice l'avvocato Peppe La Rosa - vengono causati disagi ai residenti non solo per le difficoltà di accesso alla spiaggia, ma anche per lo stazionare disordinato e caotico di tanti giovani che non rispettano le più elementari norme del vivere civile approfittando della mancanza dei dovuti controlli". Una situazione di precarietà che La Rosa segnala al sindaco "perché attivi gli organi competenti per eliminare i disagi anche a tutela dei diritti dei cittadini di fruire correttamente degli "accessi al mare" e della loro sicurezza.

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