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La busiata torna di moda grazie alle sagre dei paesi

TRAPANI. È stata protagonista indiscussa di ben due feste, a Salemi dall'11 al 12 agosto e a Custonaci, dal 5 al 15, giorno di Ferragosto, la "busiata", specialità di pasta fresca, che mutua il proprio nome dai busi, i ferri utilizzati per il lavoro a maglia. Per entrambi gli eventi gli organizzatori affermano che è stato un successo e di certo, occasione per esaltare la storia gastronomica locale e la genuinità dei prodotti della terra e del mare, imprescindibili componenti per un piatto di busiate, "da leccarsi i baffi". "La Busiata intreccio mediterraneo", il titolo dell'appuntamento voluto a Salemi, dall'Associazione Pro-Centro Storico e dal suo presidente, Totò Grillo, che nella serata conclusiva ha raccolto a sè circa 10 mila visitatori. "A differenza delle passate edizioni, questa è la nona, abbiamo previsto un concorso con regina "la busiata" aperto a tutta la regione, perché a settembre presenteremo un progetto alla Regione Sicilia, per farne una kermesse di più ampio respiro. La giuria che ha valutato l'operato dei cuochi, ha scelto come primo classificato, il piatto "busiate, spada e fichi" dello chef, Giuseppe Longobardi di Marettimo. L'atmosfera è stata allietata dalle esibizioni dei gruppi folcloristici di Romania, Polonia, Onduras, Argentina e del nostro Sicilia Bedda. Il ricavato, della degustazione e dell'acquisto di questa speciale pasta secca, sarà devoluto alla realizzazione di opere di restauro del centro storico cittadino. "Degustando la busiata. Alimentazione mediterranea" è invece il motto della manifestazione tenutasi a Custonaci e organizzata dall'Associazione turistica Pro Loco Custonaci, presieduta da Renato Bica. "Il nostro intento-spiega Bica-è quello di indicare un modello per lo sviluppo del territorio e di integrare a tal fine, i prodotti alimentari nostri, oltre alle busiate, olio, aglio rosso, cereali e legumi, e prodotti ittici e agro pastorali a "Km 0" o in genere dei presìdi siciliani slow food. Abbiamo creato un momento lungo dieci giorni, in cui esaltare i prodotti di pregio che compongono i nostri piatti, tutto dal vivo, alla presenza dei ristoratori e degli estimatori. E' stata anche allestita la fiera dell'antico artigianato, in bella mostra, coltelli come quelli creati da Antonio Lombardo, conosciuto come "Lacanà", e tessili pregiati.

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