SALEMI. Il museo ancora in ferie. Un problema che attualmente non trova soluzione quello che vede la chiusura delle porte del polo museale e delle sale del castello normanno-svevo nella giornate di domenica. Un problema di non poco conto considerato il costante afflusso di turisti, che continuano a giungere ogni giorno in città, reduci in senso positivo, dell'impatto mediatico promosso dall'ex sindaco Vittorio Sgarbi. Il museo che dal maggio 2012 osserva l'apertura dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 da martedì a sabato, ha registrato nel suo "libro delle presenze" nelle sole giornate infrasettimanali, dal primo gennaio al 30 luglio l'afflusso di ben duemila visitatori.
Dal propizio impatto mediatico si è passati però al negativo impatto visivo innanzi al portale chiuso del palazzo dei musei e del castello, cosa che fa storcere il naso a turisti, operatori turistici e soprattutto cittadini che nel mese di agosto, possono far ben poco i ciceroni con parenti e amici ospiti. Il problema di carattere amministrativo, sembra derivare dall'annullamento della determina voluta da Sgarbi, che vedeva il pagamento degli emolumenti degli addetti al museo tramite parte degli introiti del biglietto d'ingresso. A ciò si aggiungono le vertenze di lavoro di chi nell'ultimo periodo della legislatura Sgarbi, pur avendo effettuato il proprio turno, non ha mai ricevuto il suo compenso e che ora si guarda bene dall'essere garantito nella sua prestazione di servizio. Secondo quanto riferisce il direttore del Polo Museale Vincenzo Di Stefano "si sta cercando di fare il possibile per trovare una soluzione ad un problema molto complesso e che spero, prestissimo, possa ridare ai questi luoghi, che sono la principale attrazione turistica, il prestigio che meritano". Una politica della cultura e del turismo che sta per essere ridiscussa e che sta interessando sempre più alcune associazioni locali che vogliono farsi compartecipi dell'innalzamento turistico della città. A. GO.
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