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Selinunte, protesta per le alghe: pace fatta tra sindaco e pescatori

SELINUNTE. Dopo le vibrate proteste dei pescatori il sindaco trova l’accordo sulle alghe da smaltire e sui tempi. Momenti di tensione nella mattinata di giovedì quando la ditta incaricata di rimuovere le alghe tra i due moli, a Marinella di Selinunte; i pescatori si erano posti davanti ai mezzi protestando al punto da impedire la prosecuzione del lavoro. Contemporaneamente alcune auto probabilmente degli stessi pescatori poste davanti l’edicola di Padre Pio hanno vietato il normale traffico veicolare.


Se non un blocco stradella,quasi al punto che sono dovuti intervenire le volanti della Polizia e i Vigili Urbani per sbloccare il traffico e lo stesso sindaco di Castelvetrano Felice Errante Motivo della protesta da parte dei pescatori la scelta dell’Amministratore di dare la priorità all’interesse dei bagnanti e dei commercianti piuttosto che a quella relativa ala bonifica del porto diventato intransitabile e per cui pescatori e per i diportisti. I lavori di pulizia dello specchio d’acqua di qualche mese fa non hanno sortito nessun effetto, al punto che le barche sono costrette a difficilissime manovre per uscire dal porticciolo e per l’attracco visto che si sono formate dei piccoli ma pericolosi “iceberg di alghe”, che vanno a sbattere contro gli stesi natanti ormeggiati. I pescatori hanno inscenato anche un blocco della vendita del pesce all’incanto proprio per dimostrare l’impossibilità di continuare a lavorare in una situazione di estremo disagio.


Sul posto è arrivato anche il sindaco Felice Errante che ha cercato di spiegare che le rimozioni delle alghe e sull’arenile e nel porto hanno due procedure diverse con la Regione anche come tempi. Il vero problema è che bisogna arrivare a interventi radicali e non tampone, anche perché le risorse comunali sono sempre più ridotte e non ci si può permettere di realizzare una paratia in acciaio che doveva alzarsi e chiudere secondo le correnti, ma che è stata adesso coperta da grossi massi , come a dire non è servita a niente e ancora una volta “ soldi buttati a mare”. Adesso e lo aveva detto lo stesso sindaco, che ha “ritrovato la pace”,con i pescatori, bisogna che si intervenga con cognizione di causa senza più improvvisare. I pescatori da lato loro ,hanno detto da sempre che bisognerebbe allungare il puntale del porto di una ventina di metri per fare entrare le alghe. Con i soldi spesi in alcuni decenni si sarebbe potuto realizzare un porticciolo turistico “ chiavi in mano”, ma probabilmente non c’è stata mai questa volontà politica. Lunedì riprenderanno i lavori ma solo dell’ arenile.

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