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Custonaci, prestiti a tassi usurari: in cella il gestore del bar "Il Sorriso"

In manette è finito Salvatore Zichichi di 60 anni. Ora è in carcere, ma le indagini proseguono

CUSTONACI. Avrebbe prestato denaro, ad imprenditori in difficoltà economiche, pretendendo tassi d’interesse del 120 per cento annui. Con l’accusa di usura i militari della Guardia di finanza hanno arrestato Salvatore Zichichi, 60 anni, di Custonaci. Nei giorni scorsi – ma la notizia è stata resa nota soltanto ieri mattina – le Fiamme gialle gli hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del tribunale, su richiesta dei sostituti procuratori Paolo Di Sciuva e Sara Morri.

L’uomo, che gestisce il bar «Il Sorriso», nel 1994 era stato condannato ad un anno e sei mesi sempre per lo stesso reato. In quella circostanza beneficiò della sospensione condizionale della pena. Vittima del «falso benefattore», sette piccoli imprenditori del settore marmifero di Custonaci che si sono rivolti all’indagato per ottenere dei prestiti e risollevare le loro aziende che navigavano in cattive acque. Ma il sospetto è che le vittime possano essere molto di più. Le persone finite nel cappio dell’usura soltanto in un secondo momento hanno collaborato con gli investigatori, ammettendo di aver ricevuto denaro ad interessi da capogiro. A Salvatore Zichichi i militari della Guardia di finanza erano giunti a conclusione di una precedente operazione culminata nell’arresto di altri due «cravattari». In particolare avevano avuto sentore di un imprenditore dissanguato dal «vampiro» finito in manette.

I riscontri raccolti dagli investigatori sono stati condivisi dall’autorità giudiziaria. Adesso il sessantenne si trova rinchiuso nelle carceri di San Giuliano. Nel corso dell’operazione sono stati sequestri beni e disponibilità finanziarie per un importo complessivo di 515 mila euro. Nel corso di una perquisizione domiciliare i finanzieri hanno rinvenuto denaro contante nascosto nel forno e nella zuccheriera. Nell’auto dell’indagato, invece, nel vano della ruota di scorta, sono stati ritrovati decine di assegni per un importo complessivo di 143 mila euro.

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