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Radioterapia, pazienti ancora in attesa Ma la Regione pronta a intervenire

Una signora racconta le difficoltà di chi deve spostarsi da Trapani per recarsi a Palermo ed eseguire il ciclo di cure

TRAPANI. «È assurdo che ancora non esista, nel territorio, la radioterapia, ma è altrettanto assurdo che sia stato abolito il servizio pubblico di trasporto dei malati oncologici nelle strutture presso le quali devono essere sottoposti a cure o esami». È la denuncia della signora Maria Di San Sebastiano che, con grande coraggio e senso civico, nel dichiarare di essere «una delle persone interessate», sottolinea che «dopo avere concluso, fin dalla metà di settembre, il ciclo di chemioterapia, mi debbo sottoporre a radioterapia. A prescindere dal fatto che, per ragioni legate ai tempi di prenotazione, non potrò iniziarla se non il 15 gennaio 2013 in una struttura di Palermo, dovrò sobbarcarmi alla spesa di 800 euro al mese perché la tariffa dell’impresa privata che effettua il trasporto dei malati è di 40 euro a viaggio e dovendo fare terapia da lunedì a venerdì di ogni settimana, i conti sono presto fatti. Dunque mi chiedo - dice la signora Maria Di San Sebastiano - come potrà mai sostenere una simile spesa una persona con reddito minimo o pensionata? Possibile che un problema che investe molte più persone di quanto si possa immaginare (a Palermo ho incontrato gente proveniente da tutta la provincia) non trovi un’adeguata attenzione? Facile addossare ogni colpa alla Regione, ma credo che l’assistenza sanitaria non dipenda soltanto da essa».

«Il servizio «Taxi Verde oltre…» relativo, appunto, al trasporto dei malati oncologici che devono essere sottoposti a cure o esami è stato effettuato, con successo, fino a poco tempo fa - replica Rita Scaringi, responsabile dei Servizi sociali del Comune e coordinatore del Distretto D50 - tant’è che abbiamo distribuito 1.650 buoni-trasporto a pazienti di tutto il territorio (del Distretto D50 fanno parte, con il Comune di Trapani che ne è il capofila, i Comuni di Buseto Palizzolo, Custonaci, Erice, Favignana, Paceco, San Vito Lo Capo e Valderice, ndr). Il potenziamento di questo servizio, attraverso il quale abbiamo fornito anche un assistente ai pazienti, è una delle «azioni» a favore delle fasce deboli della popolazione previste dal nuovo «piano di zona» che è stato varato dal Comitato dei sindaci del Distretto. Dalla Regione è già arrivato il «parere di congruità» subordinato ad un reinvio sulla base di un nuovo format. Cosa che è stata fatta e quindi aspettiamo - conclude Rita Scaringi - il via libera definitivo per l’utilizzo di fondi che sono già disponibili». L’istituzione della radioterapia è stata, infine, argomento di due incontri tra il sindaco Vito Damiano ed il commissario dell’Azienda sanitaria provinciale Fabrizio De Nicola, al fine di individuare un percorso condiviso che, per le scarse possibilità di ricevere finanziamenti regionali o statali è stato convenuto, per l’immediato, consisterebbe nel valutare la disponibilità di privati a realizzare la radioterapia in città, consentendo ai pazienti di sottoporsi alla terapia in regime convenzionato.

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