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Corso di Archeologia navale a tempo Due anni per completare gli studi

Il vicepresidente Curatolo: «Abbiamo mantenuto l’impegno a non penalizzare i fuoricorso»

TRAPANI. I circa 80 studenti, quasi tutti fuori corso, della sezione staccata di Archeologia navale, corso della Facoltà di Conservazione dei Beni culturali della Università di Bologna, sede staccata di Ravenna, hanno due anni di tempo per laurearsi a Trapani. Superati 24 mesi, infatti, dovranno sostenere le sessioni di esami e lauree presso la sede centrale. Ha valenza due anni, l’accordo sottoscritto tra il Consorzio universitario e l’Ateneo di Bologna, che prevede anche la prosecuzione del funzionamento della segreteria e della biblioteca della Facoltà. L’intesa era stata già raggiunta la scorsa estate. «Il suo perfezionamento - ribadisce il vicepresidente del Consorzio universitario, Giovanni Curatolo - oltre all’obiettivo di fondo, che è quello di evitare disagi agli studenti, comporta anche la presenza di un tutor che li assista nel percorso e nelle criticità del corso (programmi d’esami, testi, collegamento con i docenti). Abbiamo ”difeso le posizioni” - continua Curatolo - e più di questo non si poteva fare considerate le restrizioni che hanno colpito le Università, nessuna esclusa, e che non consentono, fino al 2013, di ampliare l’offerta formativa. La chiusura del Corso di Laurea in Archeologia del mare dell’Ateneo di Bologna rientra in questo ambito - sottolinea il vicepresidente del Consorzio universitario - e non è, pertanto, addebitabile alla volontà delle due istituzioni partners che, anzi, avrebbero voluto continuare sulla strada intrapresa. In particolare da parte del Consorzio universitario non vi è mai stato alcun interesse di chiudere quel corso di laurea».
Dall’anno accademico 2013 - 2014, quando si potrebbe avviare una nuova progettazione, la Facoltà di Conservazione dei Beni culturali della Università di Bologna, potrebbe, quindi, prendere in considerazione l’ipotesi di recuperare il corso. «Ma, al momento - dichiara con grande onestà intellettuale Curatolo - manca una proposta su Trapani da parte dell’Ateneo bolognese. Il Consorzio, però, va avanti per la sua strada e, nonostante le difficoltà, alle tre direttrici che ne caratterizzano l’azione (sostegno alla didattica, alta formazione e ricerca scientifica) è pronto ad aggiungerne altre che riguardano i servizi. Le relative intese sono in via di perfezionamento e, quindi, a breve, si avranno le ufficializzazioni».

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