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Rifiuti a Trapani, il questore Agricola: vogliamo che la gente partecipi

TRAPANI. Controlli sì, ma per aumentare il livello di partecipazione della gente. Il poliziotto diventa l’osservatore dei problemi dei rioni e il portavoce delle istanze dei residenti. Lo spiega il questore di Trapani, Maurizio Agricola.
Come nasce l’idea del nuovo controllo del territorio?
«Prevenzione e repressione da sole non bastano. Per rendere i quartieri più sicuri serve una maggiore partecipazione».
Può fare qualche esempio?
«Una strada al buio fa da richiamo a spacciatori e rapinatori. Se viene ripristinata l’illuminazione, per lo spacciatore e il rapinatore è più difficile commettere reati».
Il servizio è già stato sperimentato, con quali risultati?
«Siamo partiti con i controlli nel rione Fontanelle-Sud, poi è stata la volta di San Giuliano e Sant’Alberto. In questi giorni siamo stati a Cappuccinelli. I risultati sono soddisfacenti. Abbiamo eseguito arresti e denunce, ma soprattutto, grazie all’intervento della squadra ecologica del Comune di Trapani, abbiamo ripulito aree abbandonate».
A Mazara sono state bonificate due discariche.
«La prima in via Bambino, all’interno di un immobile abbandonato. I poliziotti sono risaliti ai proprietari, ai quali è stato intimato di procedere agli interventi di pulizia. La seconda, invece, in via Paolo Ferro. Qui sono intervenuti operai del Comune e operatori della Belice Ambiente».
Predisporre questi interventi è impegnativo?
«Una volta alla settimana alla questura di Trapani si svolge una riunione per pianificare l’attività di controllo integrato del territorio, ma anche per eliminare le disfunzioni presenti nei quartieri che mettono a rischio la sicurezza, con il coinvolgimento delle amministrazioni comunali».

L. To.

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