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Vandali a Erice, incursione nella segreteria del Partito Socialista

La polizia davanti alla sede del Partito Socialista a Erice dopo il raid

Vandali in azione ieri sera, 2 giugno, a Erice Casasanta. Presa di mira la segreteria politica del Partito Socialista, in via Argenteria.

Ignoti hanno mandato in frantumi il vetro del portone d’ingresso e, una volta dentro i locali della segreteria, da quanto si apprende, sembra abbiano rovistato tra i cassetti e per le stanze alla ricerca di qualcosa.

A dare l'allarme sono stati gli inquilini del palazzo dove ha sede la segreteria del Psi che hanno allertato subito l'ex deputato regionale ed attuale segretario regionale dei Socialisti di Sicilia Nino Oddo ed altri esponenti del garofano dell'hinterland. Giunti sul posto si sono accorti però che sul vetro in frantumi e sparse per terra c'erano evidenti tracce di sangue, e a questo punto hanno fatto intervenire la polizia. La scientifica è rimasta sul posto per i rilievi fino a mezzanotte.

L'incursione arriva nel corso di una campagna elettorale, quella per la corsa alla poltrona di primo cittadino ad Erice, già dai toni molto accesi. Sono quattro i candidati alla corsa di sindaco: Silvana Catalano, con due liste, Maurizio Oddo, quattro liste, Piero Spina, cinque liste e infine l'uscente Daniela Toscano appoggiata da ben otto liste.
Un fatto del genere non era mai successo e racconta il clima elettorale rovente. “Questi segnali – ribadisce comunque Oddo - non ci fanno indietreggiare né ci intimidiscono”.
Ad Erice il PSI, sostiene la candidatura a sindaco del professor Maurizio Oddo che già nei giorni scorsi era stato fatto oggetto di altri segnali intimidatori dalla bandiera della sede del M5S divelta, alle lettere anonime e ad altri inspiegabili segnali sui quali ha sporto regolare denuncia alle forze dell’ordine.

"Esprimo piena solidarietà nei confronti dell’onorevole Nino Oddo e del Partito Socialista Italiano per l’inqualificabile gesto compiuto nei loro confronti - commenta Maurizio Oddo -. Ritengo che dopo questo episodio, il terzo dall’inizio della campagna elettorale, sia necessario e urgente avviare una profonda riflessione. Sin dall’inizio della campagna elettorale siamo stati duramente attaccati e ostacolati. Senza trascurare l'ingiustificato atteggiamento di chi, dopo avere accettato la candidatura, si è forzatamente allontanato per aderire ad altro schieramento. Non ci siamo fermati allora e non ci fermeremo nemmeno dopo questi episodi".

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