L'aglio rosso di Nubia e il sale marino di Trapani protagonisti per il 12esimo anno della manifestazione “Rosso aglio e Bianco sale” un evento che coinvolge tutta la Riserva naturale orientata della Saline di Trapani e Paceco, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio culturale, paesaggistico e gastronomico della “via del sale”.
A fare da location il Museo del Sale di Nubia. Tra le particolarità di questa manifestazione, la sera al tramonto, il suggestivo spettacolo della raccolta manuale del sale con i canti dei salinai. La celebrazione di un mestiere antico secoli, ma tutt’oggi praticato, e che rappresenta un elemento inconfondibile della costa occidentale siciliana, da Trapani a Marsala, patrimonio della cultura locale da preservare e valorizzare.
Un antico rito che oltre ad essere un evento suggestivo, grazie ad uno scenario unico fra vasche d’acqua, mulini a vento e piramidi bianche che diventano rosa al calare del sole continua ad essere un’importante realtà produttiva della costa trapanese, situata proprio all’interno della Riserva naturale integrale delle Saline di Trapani e Paceco, gestita dal Wwf.
Il programma, che si concluderà stasera (domenica 11 setttembre), prevede eventi enogastronomici, mostre mercato, conferenze e con l'occasione sarà possibile visitare alcuni dei luoghi più interessanti per fauna e flora dell’oasi.
L’iniziativa è organizzata dal Comune di Paceco in collaborazione con l’associazione “Trapani Welcome”, l’ente gestore della Riserva Naturale delle Saline di Trapani e Paceco – le saline Culcasi e la Trattoria del Sale. Un evento che vuole ricordare a tutti che le saline sono il più alto ed antico esempio di sostenibilità: natura ed attività produttive qui convivono da secoli, l'una nel rispetto dell'altra. Un paesaggio che, sebbene abbia una componente naturalistica altissima, è infatti frutto dell’intervento e del lavoro dell’uomo e per questo deve essere preservato. Una realtà che purtroppo fa a pugni con quanto sta accadendo in queste settimane. La Riserva è sotto attacco e preda di azioni criminali, è infatti ritornata ad essere nel mirino di incendiari che hanno cercato di distruggere un patrimonio naturale di immenso valore per la collettività.
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