Un museo sottomarino per ripercorrere le tappe del lavoro di Sebastiano Tusa, l'archeologo e assessore regionale ai Beni Culturali, rimasto ucciso in un incidente aereo nel marzo del 2019. Il progetto si chiama “I musei sommersi di Sebastiano Tusa” ed è stato presentato sulla terrazza della Lega Navale di Trapani. Una idea dedicata al mondo sommerso e ai lavori e ai progetti realizzati da Tusa. L'evento è stato organizzato dall'associazione Tempo Reale presieduta da Danilo Gianformaggio, in collaborazione con Free Divers diving Center di Trapani, dalla Fondazione Sebastiano Tusa, da Lega navale Trapani e da Legambiente sezione di Trapani. Nino Calamia Responsabile Archeo Camp "Free Divers", ha parlato dell'attività subacquea in questa parte di provincia. L'intervento di Valeria Li Vigni Tusa è stata invece l'occasione per parlare dei tanti progetti realizzati da Tusa in giro per la Sicilia e delle possibilità che il mare di Trapani e delle Egadi può ancora offrire a tutti i subacquei che desiderano conoscere e esplorare le sue profondità. “Vogliamo realizzare dei nuovi punti di immersione - ha spiegato Gianformaggio - dove si possano ammirare i reperti archeologici che il mare custodisce in profondità e successivamente realizzare in collaborazione con la fondazione Tusa dei corsi specifici a Trapani”. “Sono molto contenta di questo momento condiviso con gli amici trapanesi - ha ricordato Valeria Li Vigni, vedova di Tusa e presidente della Fondazione che porta il suo nome - e sono sicura che da oggi potranno nascere nuovi progetti e nuove opportunità che Sebastiano credeva si potessero realizzare a nel mare di Trapani”.