SEGESTA. Chi ha imparato ad amare Segesta e questo Cartellone di appuntamenti estivi delle Dionisiache 2016, ha capito che quando si dice “Eventi dal Tramonto all’Alba” a Segesta è tutto vero. L’idea della squadra che ha organizzato il Calatafimi Segesta Festival – Dionisiache 2016 - era quella di dare la possibilità a tutti di poter godere non solo di commedie, tragedie, musica, ma di poter anche apprezzare quanto accade - al calar del sole e allo spuntare del nuovo giorno - al Teatro Antico di Segesta.
E così è stato anche venerdì sera. Si è iniziato alle 19,30 con “Misura X Misura” di W. Shakespeare – adattamento e Regia di Gianfranco Piazza e solo qualche ora dopo questo spettacolo ecco arrivare l’ultima Alba in Cartellone.
In scena alle 05,00 con “CENTOMILA, UNO, NESSUNO” Giuseppe Pambieri. Drammaturgia e regia dello spettacolo di Giuseppe Argirò. Gianfranco Piazza e gli altri che si sono cimentati assieme a lui in “Misura X Misura” hanno saputo raccontare - "Una storia in cui gli opposti si rispecchiano l'uno nel'altro: il gioco diventa colpa, l'amore arriva fino alla perversione, il potere rivela la sua corruzione, il sesso è l'unica moneta di scambio, il sacro incontra il profano, e come in uno specchio ogni personaggio vede la sua realtà capovolta”.
Alle 05.00 poi molti degli spettatori della sera precedente si sono ritrovati assieme a tantissimi altri arrivati da tutta Italia, nuovamente a Segesta per godere dell’ultima Alba in Cartellone – e l’appuntamento con uno straordinario attore e interprete, Giuseppe Pambieri. Magistrale il suo racconto scenico - tra lettura e recitazione con la musica a fare da impalpabile sottofondo.
“Centomila, Uno, Nessuno”, l’omaggio che il regista Giuseppe Argirò ha voluto dedicare al drammaturgo siciliano Luigi Pirandello, è così scivolato via in un religioso silenzio, mentre lentamente la notte cedeva il posto al giorno e a un sole splendido. Una riflessione scanzonata e umoristica, ma anche seria, quella presentata all’appuntamento con l’Alba di Segesta, che ha davvero entusiasmato i tantissimi spettatori che assiepavano la cavea del Teatro.
La voce suadente, cadenzata, di Giuseppe Pambieri, mattatore unico sul palcoscenico di Segesta ha impressionato tutti, e la dimostrazione è stato il lunghissimo e ripetuto applauso finale. Poi come accade ogni volta tutti giù nella zona del palcoscenico, per la fotografia o il selfie di rito con l’attore e lo splendido scenario alle spalle.
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