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A Pantelleria battaglia contro le fiamme, il sindaco: «Scene da eruzione vulcanica»

È stato completamente spento in tarda mattina l'incendio che ha flagellato Pantelleria. Un rogo, sulle cui cause si sta indagando, scoppiato ieri attorno alle 19,30 da Cala Cinque Denti. La Procura di Marsala, diretta da Roberto Piscitello, ha aperto un'inchiesta per far luce sull'origine dell'inferno di fuoco andato avanti per tutta la notte. Ancora incerte le cause: sono stati individuati due punti di innesco lontani 400 metri l'uno dall'altro, dato che potrebbe essere compatibile anche con un evento accidentale.

Sul posto il comando provinciale dei carabinieri ha inviato una task force di carabinieri forestali specializzati in indagini sugli incendi boschivi che avvalendosi di avanzate e moderne tecniche investigative effettueranno sotto il coordinamento della Procura di Marsala rilievi nelle aree percorse dalle fiamme. Complessivamente la superficie colpita dalle fiamme in tutte le contrade è di 130 ettari.

Da accertare le cause del rogo, ma in tanti ritengono che dietro ci sia la mano dell'uomo. Il sindaco Vincenzo Campo, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook sembra avere pochi dubbi. “Ringrazio di cuore tutti gli operatori impegnati a spegnere questi disonorati incendi. Vigili del fuoco, forestali e discontinui, protezione civile, forze dell'ordine, volontari, gente comune, tutti impegnati, anche a rischio della propria vita, per difendere questo territorio. A te vigliacco o a voi vigliacchi dico solo che di essere umano o anche animale non avete nulla, siete solo essere viventi che calpestate ingiustamente questa terra”.

Il sindaco ha poi descritto l'inferno di fuoco parlando di "fiamme altissime che tagliavano le campagne e lapilli lanciati a distanza. Di notte l'incendio di Pantelleria ha portato alla mente scene da eruzione laviche, come quelle dell'Etna".

Tutti hanno dato una mano per quello che hanno potuto. La Capitaneria di porto ha fatto salire sulle proprie motovedette alcuni turisti in fuga. In tanti sono saliti su altre barche e gommoni per allontanarsi il più possibile dalle zone del fuoco.

Panico tra gli abitanti dell'isola e i numerosi turisti, costretti ad abbandonare le loro abitazioni lambite dalle fiamme. Così in un tweet la giornalista Myrta Merlino: «La situazione è molto pericolosa. L'incendio non è stato ancora domato perché c'è molto vento e di notte non possono volare i canadair. Qui a Gadir siamo stati evacuati tutti». «Dopo una estate torrida e piena di incendi, questa sera anche la mia amata Pantelleria brucia. Un incendio doloso qui dove nemmeno possono arrivare i canadair a causa del vento. Basta incendi dolosi, chi deturpa il nostro patrimonio deve pagarla carissima».

Tra le ville sgomberate anche quella dell'ex giocatore Marco Tardelli e dello stilista Giorgio Armani, che stava ospitando alcuni amici quando ha dovuto abbandonare di gran corsa la sua dimora, a bordo di suv per raggiungere la costa e salire sulla barca. "Nella notte una trentina di persone sono state messe al sicuro per precauzione via mare e diciotto di loro sono stati ospitati dal Comune - racconta il sindaco -. Non ci risultano che ci siano feriti, ma soltanto tanta paura".

Sull'isola in tanti hanno lavorato tutta la notte per fronteggiare le fiamme, mentre due canadair, che la notte non possono alzarsi in volo, sono entrati in azione alle 6,55. Le operazioni di spegnimento con mezzi aerei, coordinati dal Dos dei vigili del fuoco, si sono concentrate sulle contrade: Favarotto, Cala Cinque Denti, Gadir, Cala Cottone. Dal Comando dei vigili del fuoco di Trapani sono state inviate due squadre operative con al seguito autopompe e moduli antincendio boschivi.

In totale a terra hanno operato squadre con 15 vigili del fuoco, personale della forestale e volontari di protezione civile. Non risultano danni a persone o cose. L'aeroporto è perfettamente funzionante già da questa mattina.

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