Oltre 5,5 tonnellate di gas in bombole, stipate all’interno di 2 container provenienti dalla Cina e destinate ad una società di Marsala sono state sequestrate dai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli al porto di Palermo, assieme ai militari della guardia di finanza, quotidianamente impegnati nei controlli dei flussi merce in import ed export dal porto del capoluogo siciliano.
«In particolare, da accertamenti è emerso che si trattava di un tipo di miscela artificiale e, nello specifico, di gas fluorurati a effetto serra creati in laboratorio dall’americana The Chemours Company LLC, utilizzati in una vasta gamma di attività industriali come la refrigerazione, il condizionamento dell’aria e delle pompe di calore», affermano gli investigatori.
Secondo l’accusa, il riscontro sull'effettiva titolarità americana dell’eco-brevetto, operato dai finanzieri e dai funzionari doganali con il Corporate Counsel Intellectual Property dell’americana The Chemours Company LLC, ha permesso di appurare l’effettiva violazione del diritto di proprietà intellettuale per la realizzazione della particolare miscelazione di gas importata nel territorio dello Stato. Il rappresentante legale dell’importatrice marsalese è stato indagato per contraffazione e ricettazione.
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