Una azienda, una abitazione, un capannone industriale, tre auto, conti bancari e una assicurazione. Sono i beni sequestrati, per un totale di un milione di euro, a Calogero Giambalvo, ex consigliere comunale di Castelvetrano, coinvolto anche nel processo Eden II e sulle spalle accuse pesanti come l'associazione mafiosa la tentata estorsione aggravata, per il quale ha settembre ha subito una condanna da parte del Tribunale di Trapani.
L'operazione di oggi è stata portata a termine dal Ros dei di Trapani che hanno esteso il provvedimento anche alla moglie di Giambalvo, Ninfa Vincenzini, e a Roberto Siragusa, considerato suo prestanome.
Il nome dell'ex politico trapanese era venuto a galla già nel corso dell'indagine Scrigno che puntava l'attenzione sui legami tra alcuni esponenti politici e cosa nostra trapanese. E anche il pentito Lorenzo Cimarosa, parente del boss latitante Matteo Messina Denaro, lo ha indicato come il personaggio incaricato di tenere i rapporti tra le famiglie mafiose di Castelvetrano e Castellammare del Golfo.
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