Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Nelle intercettazioni l'acquisto dei Rolex - Video

TRAPANI. Un sistema di corruzione nazionale e regionale sta alla base degli affari di Ettore Morace, armatore della compagnia di navigazione di collegamento con le isole minori in Sicilia “Liberty Lines”. Nella rete di Morace sono stati avvolti politici nazionali, regionali e un sottufficiale dei carabinieri. Tra i burattinai indagati c’è il funzionario regionale, Giuseppe Montalto, e il deputato regionale siciliano Girolamo Fazio. L’armatore Ettore Morace avrebbe ottenuto “bandi su misura” per i collegamenti tra la Sicilia e le isole minori. “Si tratterebbe di un almeno 60 milioni di euro di sovra compensazione di chi ha avuto in appalto la gara, cioè Morace”, spiega il procuratore Lo Voi “potendo contare su finanziamenti regionali gonfiati rispetto alle esigenze reali”. Sia Fazio, candidato sindaco di Trapani, che il Gip ha definito come “stabilmente asservito a Morace", sono stati arrestati per corruzione. In cambio il deputato e il funzionario ricevevano assunzioni di persone da loro segnalate nelle imprese di Morace, l'uso di una Mercedes e biglietti navali. Il dirigente regionale Montalto si sarebbe inoltre battuto per bloccare la nomina di un consulente regionale sgradito a Morace. Secondo il procuratore Lo Voi a sbarrar la strada al consulente sgradito ci sarebbero stati anche i deputati del M5S i quali: “Non si sarebbero presentato ad una seduta per approvare la nomina del consulente e avrebbero così bloccato definitivamente la nomina”. Ci sono anche due politici nazionali, che avrebbero ricevuto avvisi di garanzia per corruzione. Infatti il sistema di corruzione legato a Montalto è arrivato anche in Parlamento: “E’ stato modificato un emendamento che ha abbassato dal 10 al 4 per cento l'Iva sui trasporti marittimi urbani, interamente a carico dell'armatore. Questo tipo di manovra ha creato un ammanco di 7 milioni di euro dalle casse dello Stato”. In cambio i due politici avrebbero ricevuto orologi Rolex. Nell’inchiesta è indagato anche un sottufficiale dei carabinieri in servizio a Perugia che avrebbe raccolto informazioni in danno del suo ex concorrente storico, l’armatore messinese Franza.  Così il sottoufficiale indagato ha avuto in cambio un posto di lavoro per la figlia da Morace. "Zio Nunzio ci ho pensato ce lo voglio fare il regalo, quei due regali a questi due personaggi". Così, non sapendo di essere intercettato, Morace, parlava con un collaboratore dei Rolex che voleva regalare alla sottosegretaria ai trasporti Simona Vicari e ad un uomo del suo staff, Marcello Di Caterina. Entrambi sono indagati, insieme a Morace, per corruzione. Secondo la Procura di Palermo, Vicari avrebbe introdotto un emendamento legislativo che abbassava l'Iva sui trasporti marittimi facendo risparmiare milioni a Morace. In cambio avrebbe avuto un Rolex. Stesso regalo ha avuto Di Caterina che oggi, nel corso di una perquisizione, ha ridato l'orologio del valore di 5mila euro, scontati a 4mila circa, ai carabinieri. "Morace - scrive il gip - invitava a mandare una dipendente dell Liberty Lines con funzioni di segretaria ad effettuare l'acquisto e dava indicazione di comprare uno orologio da donna ed uno da uomo entrambi in acciaio. La donna avrebbe dovuto scegliere i modelli più economici e con il massimo dello sconto. A fare avere l'orologio alla Vicari fu Manfredi Asta, fratellastro della sottosegretaria e dipendente di Morace. In una conversazione del 24 dicembre scorso, intercettata, Vicari ringrazia Morace del pensiero. "Sei stato davvero un tesoro", gli dice.

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