TRAPANI. I gestori e proprietari del B&B “Orchidea” di Trapani e il gestore del panificio attiguo sono indagati con l’accusa di omicidio colposo di un turista toscano. Secondo l’accusa sarebbero stati a conoscenza dell’irregolarità della canna fumaria del forno e del suo anomalo funzionamento.
I fatti risalgono allo scorso 16 agosto quando Fabio Maccheroni, di 42 anni, è morto all’interno di una camera del Bed & Breakfast nel centro storico del capoluogo. I quattro sono anche accusati anche di “lesioni gravissime”procurate ad Alessio Menicucci, il 36enne compagno di viaggio del Maccheroni.
Tra gli indagati ci sono la 54enne Benedetta Serafico, titolare della struttura ricettiva, i suoi anziani genitori e i proprietari del B&B di via della Luce 8, Antonino Serafico, di 92 anni, e Tuzza Augugliaro, di 76 anni e il gestore dell' attiguo panificio, Bartolomeo Altese, di 35 anni.
Benefetta Serafico , nella tarda mattinata del 16 agosto 2016, ha trovato Maccheroni privo di sensi e Menicucci in stato agonizzante. La donna, non avendo visto scendere dalla camera i due turisti, con cui aveva preso accordi per la colazione, aveva deciso di andare a controllare se fossero ancora in stanza.
La signora aveva immediatamente avvertito i soccorsi. Il personale del 118, giunto sul posto, aveva provveduto al trasporto in ospedale di Menicucci, trovato in gravissime condizioni, mentre i medici avevano dovuto constatare il decesso di Maccheroni sul posto.
Già l’autopsia, svolta nei giorni successivi, aveva consentito di accertare quale causa della morte: l’elevata assunzione di monossido di carbonio del turista.
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