CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il procuratore aggiunto di Palermo, Teresa Principato, spiega il doppio volto di Artale, arrestato oggi ad Alcamo: da un lato impegnato nell'antimafia, dall'altro colluso egli stesso. "E’ un sistema che ormai viene adottato da parecchi - dice la Principato - cioè l’antimafia di facciata dietro la quale si nascondono poi in realtà la commissione di reati di notevole entità. Occorre una particolare professionalità per capire che questi sono solo aspetti esteriori, perché Artale ha subito anche lui danneggiamenti ai suoi cantieri e li ha anche denunciati: è vittima della mafia e al contempo era colluso e si giovava delle intimidazioni di Cosa nostra per ottenere le sue commesse. In questi anni abbiamo assistito a situazioni sorprendenti: apparire come intoccabili, anzi benefattori della società e dall’altro lato di comportarsi come mafiosi". "Non abbiamo contestato a nessuna questa condotta perché non potevamo scoprire le indagini. Senza una prova certa non si può enucleare nessun reato".