Applausi, spontanei e lunghi. Prima e dopo il rombo dei motori. E poi abbracci, risate, ricordi buttati lì, rimessi in circolo, riaccesi come d'incanto per ritrovare il piacere di condividere una giornata di pista. Come tante ce n'erano state tutti insieme. Perché in pista Mainaldo Maneschi è stato protagonista e nessuno lo ha dimenticato. Anzi, a Triscina è arrivato il gotha di questo sport per una gara di kart che si è presto trasformata in qualcosa di più. La scintilla è stata il ricordo di questo giovane ingegnere meccanico della Philip Morris morto a 29 anni il 28 luglio scorso per il sarcoma di Ewing.
La gara che il padre Marco, insieme a Beppe Barresi e ad altri storici piloti dell'ambiente motoristico siciliano, ha voluto organizzare per celebrarne il ricordo ha radunato nel circuito trapanese 15 team con 80 piloti, alcuni provenienti anche da altre regioni. E' stata una gara di 8 ore, endurance si chiamano quelle così, che si è caratterizzata per una lotta correttissima in pista e una sfida di strategie ai box. Grazie a un regolamento innovativo per le gare di questo genere, soprattutto per la scelta di assegnare un quantitativo di carburante limitato (4 litri per volta), tale da costringere a decidere con precisione il momento del pit stop per evitare di restare senza benzina in pista.
A vincere alla fine è stato il team ragusano Exced Oil nella categoria Pro e il Siraka Racing nella categoria Gentlemen. E' stata anche una gara caratterizzata nelle prime ore dalla pioggia che ha reso viscido ma anche divertente l'asfalto mentre sul finale è stato il vento a complicare le cose ai piloti.
Ma per tutto il week end, iniziato sabato pomeriggio con le prove, l'evento sportivo è stato una cornice di qualcosa che si respirava nell'aria. Non era solo la memoria. Era percepibile la voglia di condividere di nuovo uno sport e un stile di vita che accomunano tutti quelli che sono arrivati a Triscina a Mainaldo Maneschi. C'erano i suoi amici di sempre e quelli che incontrava solo in pista: tutti insieme di nuovo, in qualche modo radunati da lui.
Marco Maneschi ha cercato di trattenere l'emozione fino all'ultimo, sfruttando l'aplomb che ha dovuto mettere in campo nel ruolo di organizzatore. Poi a fine gara è stato travolto da un applauso lunghissimo di piloti e team manager. “E' stata una bella gara, combattuta in pista e ai box. Era quello che volevamo realizzare per ricordare Mainaldo. Ci sarà una seconda edizione. Anzi, vorrei proprio che questo possa diventare un appuntamento fisso per chi ama questo sport”.
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