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Pizzolungo, l’ex magistrato Palermo: «Dietro la strage massoneria, Servizi, Gladio e Nato»

Nella strage di Pizzolungo, «la mafia è stata solo il braccio operativo, cosa c'è dietro è sotto gli occhi di tutti: massoneria, Servizi, Gladio e Nato». Lo ha detto Carlo Palermo - l’ex magistrato scampato il 2 aprile 1985 all’attentato con autobomba costato la vita a Barbara Rizzo e ai suoi figlioletti gemelli di 6 anni Giuseppe e Salvatore Asta - nel corso della cerimonia di commemorazione nella frazione di Erice.

Palermo ha poi detto che, «in tutti questi anni, la strage non è stata mai ricordata al Tribunale di Trapani, ma solo a Pizzolungo». Infine, ha rivelato che la Loggia Iside 2, scoperta a Trapani, «non è stata mai sciolta, nonostante previsto dalla legge».

L’ex magistrato ha annunciato che chiederà formalmente lo scioglimento al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente del Tribunale di Trapani, Andrea Genna, e i sindaci di Trapani ed Erice, Giacomo Tranchida e Daniela Toscano.

«Questa mattina - scrive l’Unione provinciale del Pd di Trapani, pubblicando tre fotografie - ci siamo recati a Pizzolungo per ricordare il trentottesimo anniversario della strage di mafia nella quale hanno perso la vita Barbara Rizzo e i suoi figlio Giuseppe e Salvatore. Coltivare la memoria ed impegnarsi nelle scelte che facciamo per cambiare la Sicilia deve essere una priorità per tutte e tutti».

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