Una "città fantasma": è quello che resta del borgo di Poggioreale, andato distrutto dal terremoto del Belice del 1968. Dopo più di 50 anni dal terribile sisma, restano ancora i ruderi del centro abitato, testimonianza della vita di quegli anni.
Sono ancora visibili le botteghe semidistrutte, frantoi, officine, pescherie, macchinari ed attrezzature del tempo. Ancora, abitazioni con i propri ambienti di cui è possibile intuirne l’arredamento, la scuola, in cui sono presenti seggiole e banchetti ridotti in macerie. Nel tempo la città ha interessato un turismo di passaggio, pittori, stilisti. Giuseppe Tornatore, giusto per fare qualche nome illustre, qui ha girato alcune scene dei film "Malena" e "L'uomo delle stelle".
Ad accendere i riflettori sul borgo, chiedendo interventi di riqualificazione è Attiva Sicilia. “Il borgo di Poggioreale, distrutto dal terremoto del 1968, è chiuso e pieno di sterpaglie. Servono interventi di riqualificazione per mettere in sicurezza il sito e per trasformarlo in un luogo di interesse storico-culturale, artistico, meta di turismo, ma anche un luogo di memoria da far conoscere”, afferma la deputata regionale di Attiva Sicilia, Valentina Palmeri, che depositerà un atto all’Ars per chiedere chiarimenti sui progetti già previsti per quest’area.
“Ritengo che la memoria che rappresenta questo borgo, simbolo e museo a cielo aperto di una tragedia – afferma Palmeri - vada preservato e reso fruibile. Occorre restituire dignità al suo patrimonio storico-cultuale”.
Palmeri chiede anche chiarezza “sull’iter dei progetti di riqualificazione e recupero ammessi a finanziamento: sarebbero stati stanziati circa 770 mila euro per la messa in sicurezza del centro abitato, 100 mila euro per la riqualificazione di Largo Cannoli e circa 1,1 milioni di euro per Palazzo Agosta. Il governo regionale – aggiunge – metta in atto interventi volti alla riqualificazione del borgo di Poggioreale, alla luce anche degli stanziamenti annunciati per il piano degli interventi di riqualificazione urbana per i comuni colpiti dal sisma”.
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