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"L'avventura del segno", a Marsala riapre i battenti la mostra su Carla Accardi e Antonio Sanfilippo

Con l’atteso bollino giallo per la Sicilia, da martedì 16 febbraio riaprono i battenti musei e siti d’arte. Così anche a Marsala dove restano appena nove giorni per visitare la mostra su Carla Accardi e Antonio Sanfilippo inaugurata al Convento del Carmine a fine settembre e costretta alla chiusura, dal 5 novembre, per l’epidemia del Covid che ha imposto un sigillo a tutti i luoghi della cultura in Italia: musei, teatri e siti d’arte.

Con la mostra “Carla Accardi – Antonio Sanfilippo. L’avventura del segno”, prima indagine comparata fra due grandi protagonisti dell’arte astratta del Novecento a cura dello storico dell’arte Sergio Troisi e organizzata insieme con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma, riapre a Marsala anche Palazzo Grignani, che ospita la collezione permanente d’arte contemporanea costituita negli ultimi trent’anni di attività della Pinacoteca. Un’articolata raccolta che si arricchisce, come spiega il direttore dell’ente, Felice Licari, “Con l’arrivo nelle prossime settimane di una delle opere di Antonio Sanfilippo donata alla città di Marsala dall’Archivio che custodisce l’intera produzione dei due maestri siciliani. La notizia ci è stata comunicata proprio in questi giorni”.

La mostra, che avrebbe dovuto chiudere il 10 gennaio ed è stata prorogata al 28 febbraio, sarà visitabile insieme a Palazzo Grignani a ingresso gratuito. Entrambi i siti saranno aperti dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19. All’ingresso sarà misurata la temperatura con il termoscanner.

La mostra su Accardi e Sanfilippo, alla quale il mensile ARTE (Cairo Editore) ha dedicato nel mese di settembre un ampio servizio di sei pagine, è un viaggio intorno a quarant’anni di segni, colori, trasparenze, silenzi: dagli esordi degli anni Quaranta, con pennellate dense e pastose che si scompongono e perimetrano in tasselli di colore puro; fino alla polarizzazione positivo-negativo degli anni Cinquanta; quindi di nuovo il colore, con un segno rimpicciolito, ridotto a brevi tracciati organizzati in sequenze o riuniti dentro galassie simili ai balloon dei fumetti; infine la ricerca della trasparenza per l’una, il silenzio per l’altro.

Un dialogo costante, quello fra Carla Accardi e Antonio Sanfilippo, teorici e maestri dell’arte astratta che lo storico dell’arte Sergio Troisi indaga e ricuce per la mostra al Convento del Carmine tracciando una narrazione binaria sui due grandi protagonisti dell’arte del secondo Novecento, firmatari a Roma nel 1947 con il Gruppo Forma del manifesto che pone le basi dell’arte astratta. La mostra per l’alto valore scientifico e culturale di cui è portatrice, ha ricevuto il patrocinio del Mibact. Il catalogo dedicato all’evento (Silvana Editoriale), acquistabile anche sulle piattaforme digitali, è in vendita al Convento del Carmine al prezzo convenuto di 10 euro.

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