Nel trentennale della scomparsa di Rosa Balistreri, va in scena in suo onore lo spettacolo "Canti e Cunti" al Parco Archeologico di Lilibeo, nella straordinaria corte del Baglio Tumbarello, riaperto quest’anno per la nuova edizione del progetto “Agorai del Mare”. L'evento è organizzato dall’Associazione Siciliana Amici della Musica e promosso dall’Assemblea Regionale Siciliana.
Dopo La donna a tre punte, Tempesta, Arianna nel labirinto, Infiniti mondi, Dyscolos lo scorbutico e Clitennestra, Spartacus e Il viaggio del meschino, venerdì 25 settembre alle 21.00 una pièce musicale per canto, voce recitante, chitarra, fisarmonica e violoncello celebra la cantante di Licata e racconta la sua storia attraverso i canti della tradizione popolare siciliana. Lo spettacolo si avvale degli arrangiamenti del noto compositore Mario Modestini che per Rosa Balistreri ha composto diverse opere teatrali, tra cui la celeberrima "Ballata del sale" e Buela.
E' un viaggio nella vita e nella musica di Rosa Balistreri, che ha raccontato la Sicilia e i siciliani, esprimendone i sentimenti più profondi e sofferti; interprete del repertorio di Rosa è Debora Troìa, vincitrice del premio Rosa Balistreri 2018, accompagnata da Tobia Vaccaro, storico chitarrista della Balistreri dal fisarmonicista Pietro Adragna e dalla violoncellista Wanda Modestini. Lo spettacolo si avvale degli arrangiamenti del compositore Mario Modestini che per Rosa Balistreri ha composto diverse opere teatrali, tra cui la celeberrima Ballata del sale e Buela.
"Rosa Balistreri è stata iscritta nel Registro delle Eredità immateriali della Sicilia Unesco e cantò tra gli anni ’70 e ’80 la sua vita travagliata, tra gli stenti nelle campagne siciliane sino agli incontri con i grandi personaggi della cultura del secondo '900 italiano: Ignazio Buttitta, Renato Guttuso, Dario Fo e Leonardo Sciascia", ricorda Aurelio Gatti, direttore artistico di Teatri di Pietra, la rete che ospita lo spettacolo di venerdì 25 settembre.
"Il racconto della vita della cantante folk di Licata tratteggia proprio la figura di una donna che ha saputo combattere, con dignità ed amore, e non ha mai smesso di lottare per la propria terra e per i propri sogni. La scelta chiudere la rassegna 2020 con questo spettacolo, con i suoi contenuti forti e attuali, proprio nel Baglio, luogo simbolo del lavoro e della fatica in Sicilia, ci è sembrata la più giusta, coerente con la nostra volontà di contribuire alla valorizzazione dei siti nei quali lavoriamo, esaltandone fino in fonda il significato e la storia".
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