Trapani

Venerdì 22 Novembre 2024

Un Ecomuseo del grano e del pane a Salemi: le foto dell'esposizione permanente

Inaugurato l’ecomuseo del grano e del pane a Salemi
La nuova esposizione va ad aggiungersi alle quattro sezioni già presenti all’interno dell’ex collegio dei Gesuiti
Una nuova offerta culturale alla città
L’Ecomuseo è stato inaugurato nell’ambito della Festa di San Giuseppe
 
 
 
 
 

Un applauso in memoria dell'assessore ai Beni culturali della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa, scomparso in un incidente aereo in Etiopia, ha salutato l'inaugurazione dell'Ecomuseo del grano e del pane di Salemi.

La nuova esposizione permanente, che va ad aggiungersi alle quattro sezioni già presenti all'interno dell'ex collegio dei Gesuiti, è stata inaugurata dal sindaco della cittadina trapanese, Domenico Venuti, nell'ambito della settimana dedicata alla Festa di San Giuseppe.

"Una nuova offerta culturale alla città, che grazie alle sue tradizioni può puntare sullo sviluppo turistico - ha affermato Venuti -. L'inaugurazione non poteva che avvenire nell'ambito della Festa di San Giuseppe, mix di arte, fede, storia e tradizione". Nel corso della cerimonia, a cui hanno partecipato anche il coordinatore dell'Ecomuseo, Giuseppe Maiorana, e il direttore del Parco archeologico di Segesta, Rossella Giglio, il sindaco di Salemi ha poi ricordato Tusa, esprimendo anche i sentimenti di "vicinanza" della città ai familiari dell'assessore: "Era un amico di Salemi, dove da pioniere portò avanti gli scavi nel sito archeologico di Mokarta. Ragioneremo sul modo migliore di ricordarlo, ma intanto continuiamo nel solco della valorizzazione della cultura che lui ha tracciato".

All'inaugurazione sono intervenute anche Viviana Trapani, che guida il laboratorio Design del dipartimento di Architettura dell'Università di Palermo, e Serena Del Puglia, oltre al Polo museale regionale di Palazzo Riso, realtà che ha collaborato alla nascita dell'Ecomuseo del grano e del pane, Natale Giordano, coordinatore dell'Ecomuseo delle terre normanne, e Vito Zarzana, vicepresidente della Rete Museale e Naturale Belicina.

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