Verso Nikà è un progetto di creazione artistica che nasce dall’amicizia e dalla collaborazione fra tre artiste di diverse nazionalità che hanno in comune l’Italia come terra di formazione e sviluppo del proprio percorso lavorativo e umano.
Pantelleria è il luogo scelto per questo evento, non solo per la posizione geografica dell’isola, ma anche per il forte coinvolgimento di Karin Eggers con il luogo e il suo territorio.
L’evento - in programma sabato 18 e domenica 19 alle 21.30 - propone uno sguardo multiplo, aperto a riflessioni anticonvenzionali, sul complesso tema della migrazione.
Pantelleria si trova al centro del Mediterraneo, fra Europa e Africa, da millenni luogo d’incrocio di culture, di transito di commercio, punto d’incontro fra nazioni. Ma Pantelleria è anche tristemente nota, come altre isole siciliane, in quanto simbolo dell’approdo di barconi carichi di anime in fuga dai loro inferni.
Nikà è una di queste baie che guarda l’Africa ed è stato per tanti uno dei primi scogli a cui aggrapparsi con la speranza di sopravvivere.
Verso Nikà si anima su una barca – scultura arenatasi su uno scoglio all’entrata del porto di Pantelleria, mantenuta in bilico da tre sculture sonore, i migranti, figure antropomorfe, di Karin Eggers, ispirate al mitico uccello africano “Calao”.
In mezzo alle aspre rocce e sospesa sull’acqua, a prua della barca – altalena, Esther Flückiger esegue le musiche acustiche da lei create per l’evento con molteplici strumenti, dal pianoforte alle sculture sonore in dialogo con le sue composizioni elettroniche.
Susana Talayero propone un intervento con dipinti di scorci di vele, alcuni dei quali collegati ai testi di “L’ultimo tè a Marrakesh” di Toni Maraini, che ripercorre il tema della migrazione.
Frammenti dello stesso testo vengono letti da Gianni Bernardo, mentre voci in lingue di tutto il mondo e suoni della vita quotidiana si diffondono da altoparlanti.
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