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Sfida al pianoforte tra un musicista e un robot a Trapani

Nel corso di uno spettacolo a tratti esilarante e a volte commovente, Prosseda mostrerà a grandi e piccini, e soprattutto a questi ultimi, che nessun robot potrà mai sostituire un umano nelle attività che coinvolgono la nostra sfera più importante, cioè quella creativa

TRAPANI. Un appuntamento clou de “Le Orchestre Nascoste Festival”: per la prima volta a Trapani, domenica 21 giugno 2015, alle ore 21.30, nella Chiesa di Sant’Alberto (in Via Garibaldi), Roberto Prosseda con Recital al Piano Pédalier: musiche di R. Schumann, A.P. Boely, C.V. Alkan. Il piano pèdalier si presenta visivamente come una coppia di pianoforti sovrapposti ove quello superiore si suona con le mani e quello inferiore con i piedi. L’effetto è assolutamente straordinario sia dal punto di vista musicale sia da quello visivo.

Gli appuntamenti continuano con Il Robot e il Pianista – TeoTronico sfida Roberto Prosseda calendarizzati per lunedì 22 giugno e martedì 23 giugno, alle ore 21.30, sempre nella chiesa di Sant’Alberto. In un mondo in cui l’elemento tecnologico sembra voler superare l’elemento umano la sfida contro il robot è particolarmente attuale. Nel corso di uno spettacolo a tratti esilarante e a volte commovente, Prosseda mostrerà a grandi e piccini, e soprattutto a questi ultimi, che nessun robot potrà mai sostituire un umano nelle attività che coinvolgono la nostra sfera più importante, cioè quella creativa.

Le Orchestre Nascoste Festival: un unicum in Europa fino al 10 luglio 2015 a Trapani, inserito nell’evento “Trapani Città Mediterranea della Musica, un progetto culturale di qualità dell’Ente Luglio Musicale Trapanese –Teatro di Tradizione che, alle ben note qualità intrinseche della città, (mare cristallino, gastronomia di prim’ordine, luoghi ricchi di storia) affianca un’offerta musicale unica nel suo genere. Le Orchestre Nascoste Festival, ovvero, un viaggio quasi onirico tra quei suoni e quegli strumenti antichi che costituiscono parte del dna del nostro sentire in musica. Il Festival è arricchito dalla mostra di strumenti antichi e rari, tutti perfettamente funzionanti, macchine musicali che qui, ognuno con i loro registri musicali, contribuiranno al caleidoscopio di suoni che costituisce la magia della kermesse. Per la molteplicità e la varietà degli strumenti utilizzati e per le modalità di realizzazione, la rassegna è strutturata secondo una visione multidisciplinare: musica, organologia, ricerca d’archivio, arte grafica, robotica, teatro… sono solo alcune delle discipline in interazione continua. Prezioso contributo del maestro Claudio Brizi,curatore del Festival, maestro dell’arte organistica di levatura mondiale e raffinato collezionista di strumenti antichi.

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