Trapani

Sabato 23 Novembre 2024

Legambiente: anno nero per il clima, Trapani è la terza provincia italiana più colpita

Lo straripamento del torrente Verderame a Misiliscemi
Strade allagate a Trapani
Allagamenti Trapani
Allagamenti Trapani
Allagamenti Trapani
Via Fardella a Trapani
Via Fardella a Trapani allagata
Strade allagate a Trapani, i soccorsi dei vigili del fuoco

Legambiente fa il bilancio del 2022 e racconta di un “anno nero per il clima, segnato da un’accelerazione degli eventi meteo che hanno provocato tanti danni e vittime. Alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, siccità, grandinate non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta”. Anche l’Italia ne ha pagato le conseguenze, segnata quest’anno da più caldo e siccità, come raccontano i dati di bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, e sintetizzati nella mappa del rischio climatico. A livello territoriale, quest’anno il nord della Penisola è stata l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro. A livello regionale, la Lombardia è la regione che registra più casi, ben 37, seguita dal Lazio e dalla Sicilia, con rispettivamente 33 e 31. Tra le province, Trapani con 9 eventi meteo-idro di grosse intensità, risulta la terza in Italia, la prima in Sicilia. In Italia è quella di Roma quella più colpita con 23 eventi meteo-idro, seguita da Salerno con 11, poi vengono Trento, Venezia, Genova e Messina con 8 casi. Tra le città, Roma (13) e Palermo (4). La città di Trapani e il territorio circostante risulta essere stata la più colpita in Sicilia da eventi alluvionali. Si ricordano le alluvioni del 26 settembre a Trapani città e poi ancora quella più disastrosa del 13 ottobre, che ha messo in ginocchio non solo la città di Trapani, ma soprattutto quello di Misiliscemi con l'esondazione del fiume Verderame che ha praticamente allagato la frazione di Salingrande e altre frazioni cirostanti. Ma fenomeni di allagmenti si sono verificati anche a Marsala, a Calatafimi, Vita e Salemi, nel Belice, a Castelvetrano e a Mazara, con danni anche qua rilevanti. La stima complessiva dei danni supera i 50 milioni di euro. “Rispetto ai dati registrati dai rilevatori regionali, 122,5 millimetri di pioggia caduti il 26 settembre – dice il sindaco Giacomo Tranchida – che hanno provocato una vera e propria alluvione, qua non è più un problema di un tombino o di una caditoria che può creare un problema in una strada o in una via. Qua il probelma è ben altro, quello di mettere mani a quella che è l'infrastrutturazione delle reti che non sono adeguate (costruite 40 anni fa) a fronteggiare nel nostro caso vere e proprie alluvioni. Noi ci stiamo lavorando – continua Tranchida - purtroppo prendendo spunto anche da quello accaduto il 26 settembre scorso ed abbiamo, una idea progettuale che abbiamo già anticipato in prefettura e che dovrebbe portare sotanzialmente a riscoprire il valore di un sapore antico – l'acqua da Monte Erice deve andare a Valle ma direttamente a mare il prima possibile -. Quindi bisogna rifare il Canale Scalabrino che un tempo era una via, uno sfogo naturale delle acque che scendo da Monte Erice, da Cassanta e andavano verso il mare. Nel tempo è stato chiuso, si è preferito deviarne il corso, per consentire urbanizzazioni e speculazioni edilizie, ora bisogna inventarsi il modo per ricostruire questo percorso che riporti immediatamente le acque dal Monte al mare”. Il report presentato da Legambiente racconta che, nel 2022 la Penisola ha registrato un incremento del +55% di casi rispetto al 2021, 310 fenomeni estremi che quest’anno hanno provocato impatti e danni da nord a sud e causato ben 29 morti. Nello specifico si sono verificati 104 casi di allagamenti e alluvioni da piogge intense, 81 casi di danni da trombe d’aria e raffiche di vento, 29 da grandinate, 28 da siccità prolungata, 18 da mareggiate, 14 eventi con l’interessamento di infrastrutture, 13 esondazioni fluviali, 11 casi di frane causate da piogge intense, 8 casi di temperature estreme in città e 4 eventi con impatti sul patrimonio storico. Molti gli eventi che riguardano due o più categorie, ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni anche alle infrastrutture. Nel 2022 sono aumentati, rispetto allo scorso anno, i danni da siccità, che passano da 6 nel 2021 a 28 nel 2022 (+367%), quelli provocati da grandinate da 14 nel 2021 a 29 nel 2022 (+107%), i danni da trombe d’aria e raffiche di vento, che passano da 46 nel 2021 a 81 nel 2022 (+76%), e allagamenti e alluvioni, da 88 nel 2021 a 104 nel 2022 (+19%). A livello territoriale, quest’anno il nord della Penisola è stata l’area più colpita, seguita dal sud e dal centro.

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