A fuoco nella notte allo Stagnone di Marsala, tre imbarcazioni di proprietà di Davide Parrinello, imprenditore ed ex consigliere comunale. Le imbarcazioni completamente distrutte dalle fiamme venivano utilizzate per fare il giro delle isole, gli aperitivi al tramonto, ed altre iniziative simili. Completamente distrutte le barche e soprattutto, rovinata l'attività dell'imprenditore. Questa era la settimana in cui c'era da lavorare maggiormente. Le indagini seguono la matrice dolosa. Ma l'autore del reato non è stato ancora identificato. Le immagini di un video di una telecamera che si trovava nei pressi, ora al vaglio della polizia, non lasciano dubbi. Accertato infatti il “ferimento da choc termico all'arto inferiore del presunto incendiario mentre commetteva il reato”. Sul posto per spegnere le fiamme che hanno illuminato a giorno la laguna nella notte di San Lorenzo, sono intervenute 2 squadre operative dei vigili del fuoco, una da Marsala e l'altra da Trapani che hanno lavorato dall'1 alle 4 di stamane prima di avere ragione delle fiamme. I natanti erano ormeggiati nel pontile dell'imbarcadero storico di Mozia. Le tre imbarcazioni regolarmente iscritte presso l'ufficio circondariale marittimo di Marsala e denominate rispettivamente “Acqua Bus” “Megazapitur” e “Withaker” erano di proprietà della ditta Consorzio turistico Laguna dello Stagnone Arini e Pugliese. L'incendio non ha determinato lo sversamento di liquidi o materiali combustibili o inquinanti nelle acque dello Stagnone, che rientrano nella riserva naturale oritentata.