Sequestrata a Mazara del Vallo un’area di circa 900 metri quadri all’interno di un’attività produttiva operante nel settore alimentare. Il personale della Capitaneria di porto e quello di Arpa Sicilia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente vi ha trovato rifiuti di diversa natura, «liquidi, solidi, pericolosi e non pericolosi, sprovvisti del Codice europeo rifiuti (Cer), obbligatorio per l’identificazione della tipologia», come precisa una nota. C'erano anche macchinari per lavorazioni industriali obsoleti, materiali ferrosi, prodotti chimici, rifiuti in legno, cisterne con liquidi ed altri di vario genere.
All’esame dei registri, inoltre, i rifiuti non risultavano correttamente annotati, pertanto non è stato possibile accertare la data di deposito. Non è stata rispettata la corretta tracciabilità, in violazione della normativa di settore che prevede precise modalità e tempi per lo smaltimento degli stessi. L'operazione è avvenuta lunedì 30 maggio, ma è stata resa nota adesso.
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