Dichiarando «inammissibile» il ricorso della difesa, la prima sezione della Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a trenta anni di carcere inflitta a Carmelo Bonetta, di 38 anni, per l’omicidio di Nicoletta Indelicato, 25 anni, di origine romena, uccisa con dodici coltellate e poi parzialmente bruciata la notte tra il 16 e il 17 marzo 2019 nelle campagne di contrada Sant’Onofrio, nell’entroterra di Marsala. Il 15 maggio 2020, in primo grado, Bonetta, reo confesso, venne condannato, con rito abbreviato, a 30 anni di carcere dal gup di Marsala Francesco Parrinello. Condanna poi confermata in appello il 9 marzo 2021. Davanti ai giudici della Corte d’appello di Palermo (presidente Mario Fontana), Bonetta disse di essere pentito e affranto per l’omicidio di Nicoletta, tanto da non riuscire a dormire la notte. E nel corso delle sue dichiarazioni spontanee fece le sue scuse alla famiglia Indelicato e ai marsalesi per il brutale assassinio. Per concorso nell’omicidio, il primo febbraio dello scorso anno, la Corte d’assise di Trapani ha condannato all’ergastolo Margareta Buffa, 32 anni, anche lei di origine romena, come la vittima. Entrambe, da bambine, erano state adottate da famiglie di Marsala. I tre protagonisti della vicenda erano amici, o comunque si frequentavano, e sul movente dell’omicidio non si è riusciti a fare piena luce.