La guardia di finanza di Palermo ha confiscato il residence Grotticelli di Scopello, in provincia di Trapani, composto da 12 mini appartamenti indipendenti a schiera, una sala reception-bar, piscina, terrazze a dislivelli, parcheggi, aiuole e spazi comuni per l'intrattenimento, del valore complessivo di circa 46 milioni di euro, in esecuzione di un provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani. Colpito dal provvedimento Antonino Palmeri, imprenditore di 65 anni, originario di Castellammare del Golfo, condannato nel 1998 per associazione di stampo mafioso e danneggiamento aggravato dal metodo mafioso, quale appartenente alla cosca di Alcamo-Castellammare.
La confisca, eseguita dal Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, conclude il procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione patrimoniale iniziato dalla Procura della Repubblica di Palermo tra la fine del 2012 e gli inizi del 2013. Palmeri aveva trasferito la titolarità dei beni ai figli ma continuava di fatto a gestirli, effettuando anche investimenti per importi cospicui, che i giovani non avrebbero potuto eseguire a causa delle limitate disponibilità di reddito. Il complesso turistico ora confiscato, composto da 12 appartamenti a schiera, piscina, terrazze a dislivelli, parcheggi e spazi comuni per l’intrattenimento ed il bar sono oggi pienamente attivi, essendo stati affidati in gestione per valorizzare, nel rispetto della legalità, una risorsa del territorio e offrendo nuove possibilità di lavoro a giovani della zona.
Parallelamente, è stato eseguito, sempre nei confronti di Palmeri, un sequestro di terreni del valore complessivo di 750.000 euro, terreni di Castellammare del Golfo adiacenti proprio al complesso turistico confiscato. Prosegue l’azione di aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata che ha visto la Guardia di Finanza di Palermo sequestrare, nel periodo gennaio 2014/maggio 2015, 78 aziende, 392 immobili, 126 autoveicoli, nonché quote societarie, titoli e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 336 milioni di euro. A circa 90 milioni di euro ammonta il valore dei beni che, nello stesso periodo, sono stati confiscati, costituiti da 19 aziende, 114 immobili e 19 autoveicoli.
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