
Una convenzione decaduta fa scoppiare il caso del Palashark di Trapani dato in gestione dal Comune alla società trapanese di basket, ad una settimana dalla partenza per il ritiro pre-campionato della squadra. Senza Palazzetto, gli «Squali» saranno costretti ad andare a giocare altrove. Addirittura fuori dalla Sicilia. Città in fermento e tifosi che si mobilitano sui social: pronti a scendere in piazza perche «la nostra passione non può essere sfrattata».
A far decadere la convenzione , la trasformazione della Trapani Shark in Srl, avvenuta nel 2024, che ha fatto saltare le agevolazioni previste per le società «no profit». Il sindaco Giacomo Tranchida parla di «atto dovuto» e promette un nuovo bando. Ma Valerio Antonini non ci sta: «Ci trattano come abusivi, pronto a restituire le chiavi dell’impianto e a rivolgermi alla Procura». E mentre un’intera comunità è in apprensione per il futuro della pallacanestro, da Palazzo d’Alì arriva la nota del Comune: la Giunta Comunale presieduta dal Sindaco Giacomo Tranchida, riunitasi informalmente, questa mattina, con i rappresentanti della maggioranza e il Presidente del Consiglio Comunale, ribadisce con fermezza il diritto della maglia granata a rimanere nel Palazzetto.
Si auspica che il tavolo tecnico aggiornato al 19 agosto possa chiarire, nel rispetto delle norme, le procedure utili per garantire la permanenza della squadra in modo anche transattivo. La Giunta invita a evitare decisioni affrettate, moderare i toni e smorzare le polemiche. No alle tensioni che turbano l’opinione pubblica e generano ansia tra tifosi. Il 21 agosto la questione finirà sul tavolo del Prefetto che ha convocato un vertice tra i rappresentanti delle forze dell’ordine, della società granata e l’amministrazione comunale.
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