«Andavo alle Olimpiadi con la seconda miglior prestazione al mondo. Prima della gara avevo stabilito con il mio allenatore che, una volta avuta la medaglia in tasca, non ci saremmo accontentati dell’argento. E così abbiamo puntato all’oro». Antonino Pizzolato, 25enne di Castelvetrano, ha ricordato così il bronzo conquistato alle Olimpiadi nel sollevamento pesi (cat. 81 kg).
«Ci abbiamo creduto fino alla fine, abbiamo sfiorato il primo posto e questo fuoco ancora arde dentro - le sue parole dal Salone d’Onore del Coni, dove è andata in scena una vera e propria festa per celebrare i risultati della Fipe in Giappone -. Non tutti avrebbero scelto di tentare per l’oro sacrificando sicuramente l’argento, che a quel punto era forse più facile da raggiungere. Ho rischiato, ma esco da Tokyo senza alcun rimpianto. Mi servirà come stimolo per fare ancora meglio nei prossimi eventi».
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