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Carrozzina rubata, appello della campionessa paraolimpica Giusy Barraco: "Non fate collette"

«Vi prego di non fare collette, raccolte di denaro, e di avvisare i vostri conoscenti di non farne e di non partecipare. Una nuova sedia arriverà attraverso i canali ufficiali della medicina territoriale. Non serve un solo euro. Serve che si cresca tutti nella consapevolezza dei diritti dei disabili. Nessuno può rubare le gambe a una persona». Lo afferma, sul suo profilo fb, Giusy Barraco, l’ex campionessa para-olimpica di nuoto a cui, nell’abitazione di Biscione, a Petrosino, è stata rubata una delle sue tre carrozzine, la più nuova.

«Mi avete ricoperto di affetto. Da ogni lato mi è giunta solidarietà ed amicizia», continua Giusy, che ha ricevuto solidarietà concreta anche da lontano. Un imprenditore di Campobasso, Rosario Morelli, amministratore unico del Gruppo "Armafer».

Pur ringraziando, Giusy aggiunge: «Non volevo raccontare a nessuno il furto della mia carrozzina, delle mie gambe, per pudore e per evitare strumentalizzazioni di ogni tipo. Quando mi sono convinta a farlo, l’ho fatto a Giacomo Bonagiuso, che non è solo un giornalista, ma è il mio regista, che ha scritto la mia storia in teatro, e un amico; e l’ho fatto per sensibilizzare le persone, non per ricevere donazioni. Ringrazio di cuore tutte le testate giornalistiche che hanno dedicato spazio a questa vicenda così brutta. Spero che la prossima volta il palcoscenico... possa essere dedicato ad eventi più frivoli».

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