Una sconfitta da analizzare, quella che la 2 B Control ha subito a Napoli, non tanto perché non ci poteva stare (Napoli ha un ottimo organico, arricchitosi in settimana con l'arrivo di Iannuzzi), quanto per come è maturata. Innanzi tutto nel punteggio: Trapani ha chiuso la gara con appena 49 punti realizzati, record negativo stagionale. In due occasioni aveva fatto 59 (con Capo d'Orlando e Treviglio), ma scendere sotto i 50 è indicativo di qualcosa che non ha funzionato. Otto punti a referto nel primo quarto, solo cinque nell'ultimo, quando la squadra doveva produrre il massimo visto che si era riavvicinata a meno otto. A fine gara il coach Daniele Parente ha provato una disamina a caldo. «Sapevamo che arrivavamo a questa partita con energie contate, con diversi uomini fuori forma a causa di una serie di situazioni che si trascinano da un mesetto a questa parte (infortuni vari). Ma - ha detto Parente- più che di energie fisiche ho visto la squadra svuotata di energie mentali, Siamo entrati in campo eccessivamente nervosi, e non capisco che motivo c'era visto che venivamo da una serie positiva di quattro vittorie consecutive». Parente è dispiaciuto perché «era una partita che potevamo e dovevamo giocarci a viso aperto, ma non abbiamo fatto nulla di quello che avevamo preparato, consegnandoci ai nostri avversari da subito. Se consideriamo che nei primi due quarti il nostro giocatore di punta è andato al tiro solo tre volte, questo è indicativo del fatto che non abbiamo capito dove andare e sbagliato completamente l'approccio alla gara». L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.