TRAPANI. Portiere, figlio di portiere. Papà Stefano invitava il piccolo Mirko a lasciar perdere che avrebbe fatto bene a stare «lontano dai pali». Ma i bambini, si sa, spesso sono disobbedienti e talvolta ciò significa che stanno crescendo.
Il portiere, oggi al Trapani, Mirko Pigliacelli, sapeva quello che voleva: stare tra i pali, ma con una interpretazione personale del ruolo e benedice quei tecnici che lo hanno allenato nelle giovanili della Roma e che, avendone intuite le qualità istintive, gli dicevano di giocare come sapeva e come pensava «fosse giusto». La corsa palla al piede verso l’area avversaria che al 37’ della ripresa ha effettuato a Frosinone lo ha fatto paragonare a René Higuita, ma i modelli cui si ispira sono meno estrosi del «mitico» colombiano.
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