MARSALA. Persa malamente la serie D, si «riparte», dunque, dall'Eccellenza. E questa è già (si fa per dire) una..buona notizia in un momento tra i più delicati e, a dir poco, grotteschi che abbia mai attraversato il Marsala 1912 nella sua ultracentenaria storia caratterizzata da alti e bassi, da bellissimi campionati ma anche da cocenti delusioni, come l' ultima di qualche mese addietro per la vergognosa retrocessione in Eccellenza dopo che la squadra, inizialmente, prima di essere smantellata a dicembre, era stata allestita per puntare ad un torneo di vertice.
Una serie D, insomma, buttata al vento per ben due volte in maniera incredibile. E con i relativi processi che sono già stati espletati e hanno «condannato», senza attenuanti, i vari Gerardi, Occhipinti, Mannone e Bonafede, i quali, adesso, si stanno rendendo protagonisti, per la serie «lascio o non lascio», di una telenovela che sta mettendo a dura prova la pazienza dei tifosi e dell' intera città per il passaggio delle quote societarie all' imprenditore Luigi Vinci.
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