MARSALA. «Non hanno forse torto i nostri cugini trapanesi quando ci definiscono "asineddri"! Per l' attaccamento alla poltrona da parte di qualcuno, il Marsala, dopo la balorda e quasi voluta retrocessione in Eccellenza, ha perso anche l' occasione di tentare il ripescaggio in D e pure di procedere, nel contempo, a quella svolta societaria che tutta la città, stufa dell' attuale gestione, attendeva».
Parole assai amare quelle pronunciate, a caldo, da alcuni tifosi che hanno sperato fino all' ultimo in un «ravvedimento» della vecchia proprietà societaria e quindi nella firma dell' accordo per la cessione della maggioranza delle quote all' ex presidente Luigi Vinci, che si era impegnato ad ottemperare al deposito in Lega della somma per richiedere il ripescaggio nella quarta serie nazionale, appena buttata al vento sul campo.
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