MARSALA. Tutte le retrocessioni fanno male e lasciano il...segno. Quella del "Marsala 1912", dalla D all'Eccellenza, nella stagione appena conclusasi (una retrocessione "maturata" di fatto al termine dei supplementari dello spareggio con la Palmese, ma per certi versi "annunciata" già a gennaio quando la squadra è stata rivoluzionata) non sfugge a questa regola non scritta del mondo del calcio.
Anzi, è particolarmente amara e difficile da digerire per il modo in cui è giunta e si sta lasciando una coda interminabile di veleni e di dichiarazioni che rischiano di approdare nelle aule di Tribunale e, in ogni caso, di rompere, anzi distruggere, quel "giocattolo" che, a stento, lo scorso anno il tecnico Rosario Pergolizzi, l' ex presidente Luigi Vinci e lo stesso direttore generale Matteo Gerardi avevano rimesso in piedi con il salto in D e la conquista della Coppa Italia regionale.
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