MAZARA. Mazara supera un altro ostacolo e manda in cielo la tifoseria, come non accadeva da anni. Colori, bandiere, suoni, il catino del "Nino Vaccara" mercoledì pomeriggio è diventato bolgia e la squadra è stata trascinata da questa atmosfera che, forse, alcuni giocatori non conoscevano.
Tifosi (circa 2000) che non frequentavano più lo stadio da anni, erano presenti, come moltissimi giovani che si sono sgolati in curva per spingere la squadra alla vittoria. Che non è arrivata ma il pareggio di 0 a 0 che, a volte si definisce risultato "squallido" , era da difendere con le unghia. E così è stato. Una partita dalle forti emozioni che Mazara ha pareggiato ma che avrebbe pure potuto vincere se i giocatori che si sono trovata tra i piedi la palla da mandare in rete non fossero stati precipitosi. La squadra non ha rischiato quasi nulla se non una certa supremazia territoriale nella seconda parte della gara che Mazara però ha respinto con intelligenza e trasformando la parte difensiva in offensiva con brucianti ripartenze. Gravina non è riuscito quasi mai ad entrare nell'area di rigore, tranne in una occasione del primo tempo ma Rana ha sbagliato il pallonetto.
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