MARSALA. Marsala e Leonfortese preferiscono non farsi male e si «accontentano» di uno zero a zero e di un punticino a testa che consente in ogni caso di muovere la classifica. Eccezion fatta per un paio di sussulti nel corso del primo tempo, è stato un match alla… camomilla quello andato in scena, al «Nino Lombardo Angotta», in una cornice surreale visto che s’è giocato «a porte chiuse», su disposizione del Casms, il comitato di analisi dell’osservatorio nazionale manifestazioni sportive del Ministero degli Interni dopo i vili atti di teppismo di un gruppetto di scalmanati verificatisi la notte precedente la gara con la Sarnese nel «ritiro» del Marsala alla Fiumara del Sossio. Orfano dello squalificato Alessio Sammartano ma ringalluzzito dagli ultimi due successi contro Sarnese e Roccella Ionica, il Marsala s’è presentato in campo col solito 4-3-3, schierando come junior Pizzolato tra i pali, Giovenco e Perricone sulle fasce e Cincotta a centrocampo, con in avanti il «trio» Riccobono, Candiano e Gallon (quest’ultimo, peraltro, recuperato all’ultimo momento dopo la febbre che non l’ha fatto allenare fino a giovedì).