TRAPANI. Sembrava davvero impossibile, per Trapani, tornare ad incrociare la Mens Sana Siena (Pala Conad, inizio alle 14,15, diretta Sky Sport), fiera avversaria negli anni '80 e nei primi '90, poi libratasi ai vertici del basket nazionale, fino a vincere scudetti in serie e quindi precipitata in B, trascinata dagli scandali del Monte dei Paschi. Chiusi quei rubinetti, la Mens Sana prova ora a risalire agendo come una società normale. Di quei trascorsi, memorabile la vittoria di Pirro granata del '92, quando in A1, mantenendo una differenza canestri favorevole nello scontro diretto coi senesi, Trapani fece sì che la Mens Sana retrocedesse direttamente in A2. Peccato che, poco dopo, attraverso i play-out, a Trapani toccasse la stessa sorte. In panchina a Siena c'è un grande deluso della passata stagione, quel Ramagli capace di far correre Verona ventre a terra per trenta giornate, per poi non riuscire ad impedire lo schianto al primo ostacolo, Agrigento, dei play-off. Siena schiera due piccoli americani, il play Darryl Bryant e la guardia Ray Christopher Roberts, in ala piccola Ranuzzi, vicino a canestro l'ex Agrigento (molto cercato in estate da Trapani) Udom e Diliegro. Dalla panchina, Borsato, Cucci, Bucarelli e l'ex Trieste Marini. Ad un orario calcistico, la Pallacanestro Trapani deve dunque reagire alla sconfitta patita a Scafati, dimostrando che il cantiere aperto s'avvicina alla chiusura, e che tutti i pezzi sono andati al proprio posto. Destabilizzata dal rientro di Mays, dopo che il precampionato aveva consegnato una squadra che sembrava solida, ora Trapani deve abituarsi a giocare insieme alla sua stella, e la stella a giocare con la sua squadra. Però, va detto che si sapeva benissimo che tipo di giocatore fosse Mays, e allora è lecito pensare che fra poco ogni problema sarà superato. DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE