TRAPANI. La burrasca è finita, qualche livido duole ancora, si raccolgono le cose per andar via da un posto nel quale si pensava di restare a lungo. Perché lo si amava. C'è tristezza nello sguardo di Lino Lardo: «Io e la mia compagna Malì a Trapani siamo stati splendidamente. Salutiamo tanta gente che ci ha voluto bene e sostenuto nei momenti difficili. Certo, non pensavo potesse finire così, ma nello sport e nella vita capita, e allora bisogna guardare avanti». Prima dei saluti, riavvolgiamolo, il nastro dei ricordi:«Al primo impatto con Pietro Basciano, quasi mi davo uno schiaffo per capire se ero sveglio o sognavo. Da un secolo non ascoltavo discorsi così, fondati sull'etica, su un lavoro in profondità non ancorato all'immediato risultato sportivo. Ho accettato, ho fatto sapere a Pietro che sarei venuto anche se fossimo rimasti in serie B. Mi sentivo gratificato, al centro d'un progetto finalmente di largo respiro. Al primo anno credo si siano vissuti momenti esaltanti, certe vittorie è difficile dimenticarle».