MAZARA DEL VALLO. L'evento è ormai dietro l'angolo. La tifoseria vive questa ore che mancano all'appuntamento con la storia in maniera intensa. Si respira l'aria del 1982 quando il Mazara di Ignazio Arcoleo mise la freccia in serie D con un gruppo di giovani locali e qualche "straniero". Vinse il campionato per la C2 sul campo ma c'è stato l'alt della giustizia sportiva. C'è grande attesa a Mazara per la sfida di domani con il Nardò, una partita che ha generato un grande entusiasmo in tutto l'ambiente sportivo siciliano. E c'è voglia di provare a compiere l'impresa, come spiega il portiere Pietro Iacono: "Comunque andrà a finire - dice - per noi sarà un successo. Ma vogliamo vincere. Intorno a questo appuntamento c'è un'attesa spasmodica. Lo vediamo, lo sentiamo, si è attaccata alla pelle. Per noi sarà comunque una festa, il coronamento di una stagione nella quale l'obiettivo di partenza era la permanenza in Eccellenza, da raggiungere in maniera tranquilla. Invece, siamo stati in testa per tutto il girone d'andata, anche con cinque punti di margine sulla seconda, nonostante siamo stati costretti a giocare in trasferta la maggior parte delle partite interne a causa dell'indisponibilità del nostro stadio, allenandoci in luoghi sempre diversi, anche a molti chilometri di distanza".