MARSALA. Una festa. Prima, durante e, ovviamente, dopo la partita. Una partita che non aveva nulla di interessante ed alcun motivo di richiamo alla luce della nota situazione di classifica delle due squadre. Sono 58 i punti di distacco col Marsala matematicamente promosso in D e il Monreale, con un solo punto all'attivo, da mesi già retrocesso. Ma, al tempo stesso, una partita che, per gli azzurri di Pergolizzi e del presidente Luigi Vinci vinta 7 a 1, è stata lo stesso l'occasione buona per festeggiare il ritorno in D e, quindi, la «doppietta» stagionale dopo la conquista della Coppa Italia.
Sugli spalti, malgrado un vento assai fastidioso, come volevano lo stesso Vinci e i suoi più stretti collaboratori Matteo Gerardi e Cosimo Tumbarello che si sono inventati per l'occasione una sorta di «pacchetto famiglia» con tagliando di ingresso valevole per tutti i componenti del nucleo familiare, una bella cornice di pubblico. Duemila e passa presenze, tanti striscioni sia in gradinata che in curva e sventolio di bandiere che hanno fatto rivivere le emozioni degli anni d'oro della C1, dopo i «caroselli» di auto di domenica scorsa al rientro da Partanna Mondello, dove il Marsala ha ottenuto la certezza aritmetica della promozione. A distanza di tre anni da quel «maledetto» campionato di D edizione 2011-2012 in cui il Marsala festeggiava oltretutto il centenario della sua fondazione e retrocesse dopo aver guidato il torneo per tutto il girone d'andata, gli azzurri riconquistano così la serie D.
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