TRAPANI. Della gran partita disputata domenica dalla Pallacanestro Trapani contro Verona resterà purtroppo nella memoria solo la palla persa sulla rimessa a 20", l'errore che ha messo i veronesi nella condizione di vincere il match. Peccato davvero, perché Trapani, con una condizione psicologica non certo facile, ha giocato un'ottima partita sotto tutti i profili. Ha dimostrato di poter spumeggiare in attacco (Verona aveva subito finora poco più di 70 punti di media a partita), ha provato a contenere gli ospiti. Il tutto ritrovando quell'animo che, per esempio contro Ferentino, era mancato per 30'. Buona divisione di responsabilità in attacco: non solo Legion, ma cinque giocatori in doppia cifra. Lardo ha dato seguito all'esperimento di concedere minuti a Bray da play-maker, e domenica l'americano è stato fra i migliori, tirando bene, contribuendo a governare il gioco e sprecando pochissimo. Insomma, per 39' Trapani è stata in campo da grande squadra. Alla fine, la palla persa di Baldassarre, poi la maledetta rimessa di Meini a 20" hanno consegnato il match a Verona: si dice che vincere abitua a vincere, e in questo Verona e Trapani abitano due poli diversi. Che dire, il piatto di Trapani piange: ultima vittoria in casa contro Jesi il 21 dicembre, dopo cinque sconfitte in sei partite. Il ciclo durissimo in otto giorni non ha regalato punti, ma solo due ottime prestazioni a Torino e domenica. ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA