TRAPANI. La Pallacanestro Trapani avrebbe tanti motivi per tornare serena dalla trasferta torinese, ma le resta un macigno pesante sulle spalle, ovvero la sconfitta in una partita che avrebbe potuto avere un esito diverso.
Ma è andata così, malgrado la difesa tattica abbia tenuto sotto media l'attacco di Torino, il controllo dei ritmi di gioco abbia funzionato, i due o tre break subìti siano stati recuperati. Poi, il finale: l'aggancio e il sorpasso con Renzi, il pallone importantissimo giocato sul +1 e arrivato nelle mani del pivot, l'errore, il canestro da tre punti di Lewis (ma un piede pestava la linea), quindi altro errore di Legion e canestro di Torino a chiudere la partita.
Peccato, perché i granata, in un momento davvero delicato, hanno giocato una partita pulita, con grande applicazione e intelligenza. Ciò che spesso è mancato. All'obiettivo centrato di tenere basse le medie di Torino, hanno fatto da contraltare i 51 punti segnati nel secondo tempo (non solo Renzi e Legion, ma anche Ferrero, Baldassarre, Meini, Bray), un buon 43% totale al tiro con 35 da tre (Legion sotto media, 2/8). Arbitraggio un po' sbilanciato: a parte la svista, probabilmente decisiva, sul tiro da tre di Lewis, stupiscono i soli 8 tiri liberi per Trapani, che pure ha attaccato una difesa grande e grossa.
ALTRE NOTIZIE NEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia